Variabili predittrici del rendimento accademico e professionale in medicina
Variabili predittrici del rendimento accademico e professionale in medicina
Sulla predittività del rendimento accademico e professionale dei candidati al percorso medico sono stati effettuati numerosi studi. Ferguson e collaboratori (2002) ne hanno rilevati 1.120. Le variabili di cui viene valutata la predittività sono: a) il rendimento scolastico pre iscrizione; b) i test di personalità; c) il genere; d) e) gli stili di apprendimento; f) le interviste; g) la descrizione di sé.
Rendimento scolastico pre-iscrizione
Il criterio più considerato dagli studi che hanno valutato le abilità accademiche che precedono l’ingresso all’Università pare sia il rendimento pre Laurea.
La statistica utilizzata nel predire il successo nello studio indica che i coefficienti di correlazione medi rilevati variano da .30 a .48. Ossia, i risultati accademici valutati prima dell’iscrizione all’Università sarebbero predittivi della performance alla Scuola di Medicina per una percentuale di varianza compresa tra il 6% e il 23%. Lumb e Vail (2004), tuttavia, utilizzando come predittore solo i voti ottenuti nelle materie portate all’A-level (sistema di scoring UCAS), stimano una percentuale di varianza predetta pari al solo 3%.
I voti di diploma e i punteggi ai test d’ingresso correlerebbero maggiormente con i risultati agli esami pre clinici rispetto a quelli clinici (Albanese, Snow, Skochelak, Huggett e Farrel, 2003; Ferguson et al., 2002; Huff, Koenig, Treptau e Sireci, 1999; Julian, 2005; Kulatunga-Moruzi e Norman, 2002; McGaghie, 2002; Silver e Hodgson, 1997; Veloski, Callahan, Xu, Hojat e Nash, 2000).
Un problema metodologico dell’utilizzare i dati relativi all’abilità accademica precedente, come gli A-level o il GCSE, risiede nella poca varianza di tali punteggi: data la rigidità della selezione degli studenti in medicina, solo quelli con i voti migliori riescono ad accedere ai corsi.
© I predittori della performance accademica – Laura Foschi