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Adulti emergenti e influenza dei social netowrks

Una nuova fase di sviluppo, gli adulti emergenti

Il cambiamento socio-culturale degli ultimi vent’anni ha provocato mutamenti profondi in ogni sfera di vita. La globalizzazione, nei paesi industrializzati, ha fatto sì che i ragazzi nati nell’ultima decade degli anni ‘90 crescessero in un contesto storico-culturale notevolmente diverso rispetto a quello dei loro genitori. La globalizzazione ha portato con sé l’avvento della cosiddetta era digitale favorita dall’insediamento di Internet in ogni attività quotidiana. Parallelamente, i progressi nel campo dell’alimentazione e della salute hanno garantito un’aspettativa di vita maggiore in cui la formazione dei giovani, preliminare all’ingresso nel mondo del lavoro diventa sempre più lunga e specializzata. In risposta, l’assunzione dei ruoli cosiddetti “adulti” come il matrimonio e la ricerca di un lavoro a tempo pieno, è slittata in avanti concretizzandosi verso le fine dei vent’anni. Difronte a questo cambiamento epocale, lo psicologo americano Jeffrey Jensen Arnett (2000), ha teorizzato l’esistenza di un nuovo periodo di sviluppo l’Emerging Adulthood. Gli emerging adults vengono definiti come quella categoria di individui che dopo aver lasciato la fase di “dipendenza” dell’infanzia e dell’adolescenza, ma allo stesso non essendo ancora indipendenti a livello economico e prossimi alle responsabilità normative dell’età adulta, esplorano una varietà di possibili direzioni di vita in amore, nel lavoro e nella visione del mondo. Questo stadio di sviluppo è concettualizzato come “l’età delle esplorazioni d’identità, l’età dell’instabilità, l’età focalizzata sul sé, l’età del sentirsi nel mezzo tra l’età delle possibilità” (Arnett, 2014).  L’età adulta emergente è caratterizzata dalla percezione di non essere più adolescenti, ma allo stesso tempo non ancora adulti poiché, in molti casi, non si è finanziariamente indipendenti dalle famiglie (Arnett, 2000). Diviene, quindi, necessario valutare questo periodo di vita come uno stadio a sé stante, differente dagli stadi di sviluppo tradizionali presenti nell’immaginario comune. Questa fase della vita è caratterizzata da molti cambiamenti e scelte da effettuare, come ad esempio lasciare il liceo, andare all’università, formarsi nuove relazioni stabili, lottare contro la disoccupazione, cercare un nuovo lavoro, uscire di casa, pianificare di fare una famiglia, ecc. La persona deve trovare il proprio “ spazio nel mondo” e per riuscirci passa attraverso delusioni e fallimenti. Arnett (2000, 2001) ha identificato tre ulteriori fattori che sono peculiari per lo stadio di sviluppo in questione, che lo differenziano dall’adolescenza e dall’età adulta:

  • il numero di spostamenti e modifiche residenziali (Goldscheider, 1997);
  • l’esplorazione di identità;
  • una maggiore probabilità di impegnarsi in “comportamenti a rischio”.

L’emerging adulthood è caratterizzata dalle fasce d’età comprese tra i 18 e i 24 anni (earlier) e tra i 25 e i 30 (older) ed è culturalmente e socialmente determinato: sarebbe tipico della società industriale occidentale, in cui istruzione e formazione sono costituiti quasi normativamente dalle varie fasi che coinvolgono, tra le altre cose, la possibilità di provare numerosi corsi di formazione e di rinviare le responsabilità tipiche dell’età adulta. Gli emerging adults affrontano transizioni di vita (passaggio da un stadio all’altro) determinanti, come quelle dalla scuola superiore all’università o, più avanti, dall’università al lavoro e questo può essere motivo di forti turbamenti. Le società industriali occidentali hanno permesso un utilizzo diffuso degli strumenti di Internet per semplificare la vita delle persone e velocizzarne i processi. Risulta interessante indagare come effettivamente la Rete è in grado di supportare gli emerging adults nelle loro attività e quali sono i fattori che permettono all’utente di godere delle sue risorse o al contrario di sviluppare un processo di strumentalità inversa.


© Emerging adults ed utilizzo di Internet: organo funzionale o strumentalità inversa? – Andrea Pivetti


 

Utilizzo di Internet: introduzione

Abstract

L’utilizzo di Internet è in grado di influenzare la vita degli utenti condizionandone abitudini e comportamenti. La seguente ricerca indaga quei fattori come supporto sociale, autostima, mindfulness ecc. in grado di indirizzare l’utente verso un suo uso funzionale o problematico della Rete.

All’indagine hanno partecipato 807 emerging adults, individui che si trovano in una fase della vita di grande instabilità dovuta all’uscita dal periodo adolescenziale per affacciarsi nella prima età adulta. Questo comporta la costruzione di nuovi legami e l’assunzione di nuove responsabilità. A riguardo è stata valutata l’influenza dei Social Network Sites (SNS) nel fornire un utile supporto per affrontare queste delicate transizioni di vita. La ricerca si focalizza anche sulla sfera negativa dell’utilizzo di Internet distinguendo tra uso problematico e dipendenza, facendo luce sui fattori di rischio. I partecipanti allo studio hanno risposto ad un questionario online in italiano, diffuso attraverso i Social Network Sites (SNS) con la collaborazione dell’Università di Bologna. I risultati dimostrano come gli individui che godono di un basso supporto sociale nella vita reale per colmare questa lacuna lo ricercano online. Questo aspetto a sua volta predice la possibilità di incorrere in un uso problematico di Internet (PIU). In questa situazioni l’individuo può arrivare a preferire le interazioni sociali online piuttosto che quelle faccia a faccia. Parallelamente è stato dimostrato come un basso livello di mindfulness sia correlato all’uso problematico di Internet (PIU). Tra gli strumenti della Rete, i Social network Sites (SNS) sono ampiamenti diffusi tra gli emerging adults ed è emerso come un uso frequente di Facebook sia correlato ad una bassa autostima. Allo stesso tempo, però, l’uso di Facebook predice lo sviluppo di capitale sociale, importante risorsa in grado di aiutare gli emerging adults durante le transizioni tipiche di questa età.

Introduzione

 Il lavoro prende spunto da alcuni studi sul rapporto tra vita reale (offline) e vita in rete (online) delle persone. Il tema è molto attuale e riveste una grande rilevanza sociale considerando l’uso diffuso di Internet ai giorni nostri, sia per motivi lavorativi o di studio, sia per semplice piacere personale. Per questa ragione risulta interessante comprendere l’influenza che può avere l’utilizzo della Rete sulla vita delle persone analizzando le connessioni che scaturiscono tra la vita offline e quella online. Il tema riveste anche una buona rilevanza scientifica, come dimostra il grande numero di studi effettuati negli ultimi dieci-quindici anni. Queste ricerche hanno potuto individuare, tra le altre cose, i fattori che conducono gli individui a fare un uso problematico di Internet (PIU) trascurando le sue risorse positive. Il seguente lavoro si focalizza principalmente sugli aspetti negativi legati all’utilizzo della Rete i quali possono scaturire, nei casi più estremi, nello sviluppo di una vera e propria dipendenza comportamentale di carattere patologico. Lo studio è rivolto ad una circoscritta fascia d’età, quella degli emerging adults, che si snoda tra i 18 e i 30 anni di vita. Questa delicata fase di sviluppo, come dimostrato dalla letteratura, è caratterizzata da varie transizioni di vita per le quali l’utilizzo di Internet e dei Social Network Sites in particolare, può fornire delle utili risorse in grado di aiutare gli individui ad affrontare delicate sfide di sviluppo. Lo studio si pone l’obbiettivo di dimostrare che determinati fattori personali generano specifiche situazioni che mediano l’utilizzo funzionale o disfunzionale di Internet da parte dell’utente. Nel primo capitolo si descrivono inizialmente le caratteristiche del periodo di sviluppo. In seguito si analizza il ruolo che svolge Internet ed in particolare i Social Network Sites (SNS) nel fornire possibilità di aiuto per superare le numerose sfide che costellano l’emerging adulthood. Nel secondo capitolo si analizzano quei fattori che hanno un effetto diretto sull’approccio degli utenti verso gli strumenti della Rete. In base a certe caratteristiche l’individuo è portato ad utilizzare Internet funzionalmente ai proprio scopi o in maniera disfunzionale. Nell’ultimo capitolo ci si focalizza sulle parte negativa dell’utilizzo della Rete distinguendo tra utilizzo problematico (PIU) e dipendenza da Internet.


© Emerging adults ed utilizzo di Internet: organo funzionale o strumentalità inversa? – Andrea Pivetti