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Marketing personale, self marketing e personal branding

Marketing personale, self marketing e personal branding

 

Anche se usati spesso come sinonimi, esistono delle differenze tra self marketing, personal branding e personal marketing.

Il self marketing può essere inteso come l’insieme di tutte quelle attività di comunicazione, online ed offline, volte a promuovere sé stessi nell’ambito della propria professione e carriera lavorativa.

Il personal branding, invece, riguarda sostanzialmente la propria reputazione personale ed il modo in cui si è visti nel proprio mercato di riferimento.

Il personal marketing, quindi, è il processo attraverso il quale una persona definisce la propria strategia per posizionarsi in modo distintivo sul mercato soprattutto nell’ambito della sua professione e carriera lavorativa. È l’applicazione della metodologia, dei principi, delle tecniche e degli strumenti del marketing alle persone nell’ambito del loro lavoro e delle loro attività professionali. Nel processo del personal marketing si definiscono in passi successivi di analisi:

  1. Chi sono (competenze, conoscenze, personalità)

2. Che cosa offro (prestazioni, servizi, know how)

3. A chi mi rivolgo (clienti, aziende, partner, associazioni, community)

4. Perchè dovrebbero preferire me (value proposition)

Dunque il personal marketing rappresenta la parte più strategica, il self marketing la parte più operativa ed il personal branding la risultante delle attività intraprese e quindi il sistema di misurazione e di valutazione dei risultati.

 

 

© Il personal Branding – Marika Fantato

 

Cos’è il Personal Branding

Cos’è il Personal Branding

Se prendiamo la definizione di Wikipedia:

“L’espressione personal branding (mutuata dalla lingua inglese) indica la capacità di promuovere se stessi, al fine di essere gradito o comunque appetibile nei confronti di una comunità di consociati, con modalità simili a quanto avviene in campo economico, con i prodotti commerciali.  A differenza di altre discipline di miglioramento personale, il personal branding suggerisce di concentrarsi oltre che sul valore anche sulle modalità di promozione.”[1]

Secondo Luigi Centenaro e Tommaso Sorchiotti, i primi in Italia ad occuparsi di personal branding:

“Fare Personal Branding significa impostare una strategia per individuare o definire i tuoi punti di forza e comunicare in maniera efficace cosa sai fare, come lo sai fare e perché gli altri dovrebbero sceglierti”. [2]

In altre parole, la propria personalità in Rete può essere considerata come un brand e gestita come tale.

Non esiste una definizione univoca di Personal Branding, ma è possibile definire tale fenomeno come la capacità, di ognuno di noi, di fare marketing di sé stesso, in un contesto dove con la parola Brand non si intende più il brand aziendale, ma personale, ossia l’insieme di tutto ciò che le persone dicono, provano e pensano sulla persona e sui servizi offerti nei vari contesti di vita; in sostanza come si viene percepiti dagli altri e come la propria personalità può essere gestita e considerata in rete come un brand.

Il personal branding si riferisce alla persona contrapponendosi all’idea di massa e sottolineando l’unicità dell’individuo. Allo scopo di sviluppare il proprio personal brand, è importante conoscere bene sé stessi per essere poi in grado di comunicare efficacemente con gli altri, al fine di sviluppare una prima impressione positiva; in questo modo si potranno influenzare a proprio favore le scelte delle persone con cui ognuno di noi interagisce.

Oggi i social media amplificano il potenziale del nostro brand personale: per la facilità di accesso, per la facilità di utilizzo e per la vastità di pubblico.

Ma cos’è il brand in generale?

Il brand è identità, ovvero il primario strumento di differenziazione tra offerte sul mercato; identità che si costruisce e si mantiene nel tempo attraverso un sistema di coerenze. Il brand non è il logo o il marchio, ma l’idea che risiede nella mente dei clienti; è quindi una peculiarità intangibile del prodotto, ma non per questo di poco valore.

L’obiettivo dell’attività di branding è quella di aumentare il valore percepito da parte del pubblico, garantendo contemporaneamente la qualità ed il prestigio di quanto offerto.

Allo stesso modo il personal branding è quel processo che crea nella mente dei possibili clienti l’idea che sul mercato non esista un’altra persona che possa fornire un servizio o un prodotto come noi. L’idea è quella di rappresentare un concetto unico e irripetibile nella mente del proprio cliente e di fare in modo che quando avrà una specifica esigenza saremo le sole persone a venirgli in mente. Il brand non è altro che un prodotto con una personalità e i concetti alla base del personal brand sono: rilevanza, esclusività e specificità.

 

[1]   Definizione disponibile all’indirizzo: http://it.wikipedia.org/wiki/Personal_branding

[2]   Centenaro L. primo personal branding strategist in Italia e fondatore del PersonalBranding.it. Sorchiotti T. digital e creative strategist, lavora sulla comunicazione online, sullo sviluppo del brand e sulla progettazione di ecosistemi digitali. Definizione tratta dalla pagina Personal Branding disponibile all’indirizzo: http://www.personalbranding.it/personal-branding-online/

 

 

© Il personal Branding – Marika Fantato

 

Il personal Branding Introduzione

Il personal Branding: Introduzione

La comunicazione interpersonale e virtuale attraverso i social network oggi, gioca un ruolo fondamentale per il proprio successo personale e professionale.

Viviamo in un’epoca in cui siamo in continua comunicazione con gli altri e le relazioni sono diventate sempre più delle connessioni online. La diffusione del web e dei social media ha reso indispensabile forti competenze e abilità comunicative per poter comunicare efficacemente.

Saper gestire la propria comunicazione, saper interagire con gli altri in modo efficace e riuscire a interloquire con tutti sono le chiavi per il successo professionale e il benessere personale.

Oggigiorno si vuole migliorare e perfezionare la capacità comunicativa attraverso una comunicazione strategica per agevolare il raggiungimento dei propri obiettivi, in quanto diventa sempre più necessario fare marketing di sé stessi differenziandosi dagli altri.

La strategia del Personal Brand nei social network si basa proprio sulla definizione dei nostri punti di forza e sul riuscirli a comunicare in  modo efficace ponendosi alcune domande: Cosa so fare? Come lo so fare? Quali sono i miei punti di forza e cosa offro? Perchè sono migliore o diverso dai miei concorrenti?

Il Personal Branding è un processo utilizzato da coloro che sono in cerca di lavoro o vogliono cambiare impiego, coloro che hanno una libera professione, coloro che vogliono portare il lavoro ad un livello di eccellenza e coloro che hanno un’attività professionale da sviluppare.

Le molteplici opportunità attualmente disponibili, sia per la trasmissione delle informazioni che per l’intermediazione e l’interazione, hanno dato vita all’era del Web 2.0, uno stato della continua evoluzione del World Wide Web.

L’uso dei social media per il lavoro e per la propria reputazione è ormai una necessità che non è più riservata solamente alle aziende, ma è soprattutto destinato agli individui: i veri protagonisti del web e della nostra epoca interconnessa.

Nell’economia digitale del web moderno, le interconnessioni tra le persone sono infinite, le informazioni disponibili sono globali e con un assortimento molto ampio, ma allo stesso tempo sono poco controllate o controllabili.

Internet oggi offre molte possibilità per ottimizzare e far conoscere il proprio brand: permette di controllare la diffusione della propria immagine online, grazie appositi strumenti; per tutelare la propria immagine e la propria brand identity e per ottenere contatti lavorativi, si attua un vero e proprio social networking dove ogni persona ha una propria rete sociale. Per social networking si intende il ricostruire e sviluppare, a scopo di business o di svago, una rete sociale online tramite gli strumenti digitali come i social, aggiungendo amici, clienti o colleghi e condividendo con loro svariate tipologie di informazioni. Un utente può compilare un suo profilo personale, aggiungere dei contenuti multimediali e decidere cosa condividere e come interagire con gli altri partecipanti alla rete, soprattutto in vista di una possibile assunzione lavorativa, in quanto i social network, come Facebook e Linkedin danno la possibilità di “diventare amico” di agenzie e aziende con le quali altrimenti non si sarebbe venuti a conoscenza nella vita offline.

Il personal branding quindi è la reputazione che noi ci creiamo sul web, tutto quello che facciamo con Internet, sui social network, sui forum e i valori che comunichiamo tramite il web e che servono a dare una bella immagine di noi online.

Oggi, infatti, oltre al curriculum classico, ci sono altre opportunità lavorative che ci offre la rete ovvero un curriculum in progress, che è ciò che la rete dice di noi e che viene verificato in quanto le nostre competenze e abilità possono venire effettivamente e realmente constatate.

Come dice Luigi Centenaro[1], il primo in Italia ad occuparsi di Personal Branding, ora il nostro curriculum è Google, in quanto digitando il nostro nome emerge tutto quello che abbiamo scritto, fatto, creato e condiviso in Rete e questo ha un effetto concreto su cosa e come la Rete parla di noi. Quindi, bisogna gestire bene il proprio profilo digitale, bisogna fare anche pulizia di stati e post incoerenti con i nostri valori perchè il web è una presentazione di noi stessi, soprattutto per quelle persone che lo usano come strumento lavorativo.

La decisione di affrontare nell’elaborato un tema pressochè nuovo e ancora poco conosciuto in Italia, come quello del Personal Branding, nasce dal desiderio di coniugare due interessi, il primo per le risorse umane, che deriva dalla mia precedente formazione triennale in Psicologia del lavoro e il secondo per il marketing, la comunicazione e i social media.

Nell’elaborato si vuole comprendere e successivamente analizzare il funzionamento in chiave teorica e pratica del fenomeno del Personal Branding.

Il capitolo uno e due approfondiscono il tema in chiave teorica: nel capitolo uno si cerca di spiegare in dettaglio cos’è il Personal Branding e quali vantaggi permette di raggiungere; nel secondo viene invece approfondito il personal brand in funzione ai social network che ci permettono di creare il brand di noi stessi.

L’ultimo capitolo analizza invece in chiave pratica tre esempi di Personal Branding: tre analisi qualitative di cui una ricerca sulle differenze di genere di un gruppo di 30 utenti di Linkedin per indagare le strategie utilizzate  per costruire, tutelare e promuovere la propria immagine e posizione professionale online; e due studi di caso sull’uso efficace dei social media di due donne e blogger italiane che si sono affermate in breve tempo nel panorama internazionale, Clio Make up e Chiara Ferragni. Queste due personalità si sono ampliamente confermate nel mondo online come nella vita offline e hanno avuto successo con il proprio brand personale, sinonimo del fatto che, se si rispettano le leggi base della Rete, qualsiasi business si può affermare con successo.

[1] Centenaro L., Sorchiotti T., Personal Branding. Promuovere se stessi online per creare nuove opportunità, Hoepli, 2013.

 

© Il personal Branding – Marika Fantato