Attribuzioni di umanità ai gruppi
Sono stati calcolati i coefficienti di fedeltà (o il coefficiente di correlazione per agency, rilevato con due item) per le dimensioni di agency, emozioni primarie e secondarie. Questa valutazione è suddivisa in sei sezioni: nelle prime due, si chiede al partecipante di valutare le tre dimensioni considerando come target rispettivamente l’outgroup meridionale e l’ingroup settentrionale. Le successive due sezioni riguardano le meta-attribuzioni di mente: viene, infatti, chiesto al partecipante di valutare quanto secondo lui i Meridionali ritengano rispettivamente i Settentrionali e i Meridionali stessi caratterizzati da agency, e capaci di provare emozioni primarie e secondarie. Le ultime due sezioni riguardano, invece, gli auto-stereotipi: vengono infatti usati gli stessi item chiedendo al partecipante quanto pensi che i Settentrionali ritengano definiti da agency, emozioni primarie e secondarie l’outgroup meridionale e l’ingroup settentrionale. Gli ? sono risultati tutti soddisfacenti e vanno da .78 a .93; i coefficienti r vanno da .68 a .85 (i p < .001).
Si sono applicate tre analisi ANOVA parallele con disegno 2 (target: settentrionali vs meridionali) x 3 (dimensioni: agency vs emozioni primarie vs emozioni secondarie), con entrambi i fattori entro i partecipanti. Relativamente alla prima analisi, che riguardava le percezioni che il partecipante ha dei due gruppi target, sono risultati significativi gli effetti principali del fattore target e del fattore dimensione, gli F > 63.41, i p < .001. Più interessante, comunque, è l’interazione a due vie risultata significativa, F(2,48) = 90.12, p < .001. Le analisi post hoc e le medie sono mostrate in Tabella 2.
Tabella 2. Attribuzioni di agency ed emozioni primarie e secondarie ad ingroup e outgroup.
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Target |
Agency Emozioni primarie |
Emozioni secondarie |
Settentrionali |
5.97 a |
6.23 c |
6.14 d |
Meridionali |
5.13 b |
6.25 c |
5.94 e |
Nota: Lettere diverse, in colonna o in riga, indicano che le rispettive medie sono significativamente diverse, p ? .003. I sei punteggi medi sono significativamente superiori a 4, p < .001.
Come si osserva in tabella, i partecipanti giudicano l’ingroup come più caratterizzato da agency rispetto all’outgroup; i Settentrionali quindi sono percepiti come più capaci di autocontrollo e pianificare l’azione rispetto ai Meridionali: all’outgroup si assegna minore umanità su una dimensione unicamente umana. Relativamente alle emozioni primarie e secondarie si osserva un classico esempio di infraumanizzazione dell’outgroup: infatti, mentre le emozioni primarie non vengono attribuite in maniera diversa ai due gruppi, le emozioni secondarie sono assegnate in maniera maggiore all’ingroup settentrionale che all’outgroup.
Per la seconda ANOVA si replicano i risultati precedenti: risultano significativi i due effetti principali, gli F ? 6.39, i p ? .002, così come l’interazione a due vie, F(2,480) = 36.68, p ?.001. Le medie e le analisi post hoc sono mostrate in tabella 3.
Tabella 3. Meta-attribuzione di mente relative alle tre dimensioni.
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Target |
Agency Emozioni primarie |
Emozioni secondarie |
Settentrionali |
5.56 a |
5.34 b |
5.33 b |
Meridionali |
5.49 a |
6.06 c |
5.88 d |
Nota: Lettere diverse, in colonna o in riga, indicano che le rispettive medie sono significativamente diverse, p < .02. I sei punteggi medi sono significativamente superiori a 4, p < .001.
Questi dati riguardano le meta-attribuzioni, cioè le percezioni che i partecipanti settentrionali hanno delle credenze dei Meridionali nei loro confronti.
I dati mostrano che i rispondenti pensano che l’outgroup meridionale non differenzi tra i due gruppi sulla dimensione di agency. Dunque, i Settentrionali attribuiscono all’ingroup maggior agency rispetto all’outgroup (Tabella 2) ma, allo stesso tempo, percepiscono che i Meridionali non ritengano i Settentrionali superiori in tale dimensione (Tabella 3). Considerando le emozioni primarie e secondarie, e quindi la dimensione di experience, la meta-attribuzione è che l’outgroup meridionale attribuisca entrambi i tipi di emozioni meno ai Settentrionali che ai Meridionali stessi.
Complessivamente, la meta-attribuzione di mente è che l’outgroup meridionale attribuisca ai Settentrionali lo stesso livello di agency dei Meridionali ma un minor livello di experience. Inoltre, i rispondenti credono che l’outgroup meridionale attribuisca all’ingroup settentrionale più agency che experience (senza differenziare tra emozioni primarie e secondarie), e al proprio gruppo (i Meridionali) più experience che agency (per l’experience, comunque, più primarie che secondarie). Quest’ultimo dato, cioè la percezione che i Meridionali si assegnino maggior emozioni primarie che secondarie, potrebbe essere collegato allo stereotipo culturale del gruppo che caratterizza i suoi membri come calorosi ma anche particolarmente istintivi e impulsivi.
Anche per la terza ANOVA sono significativi sia gli effetti principali che l’interazione a due vie: F (2,482) = 202,65, p > .001. Le analisi post hoc e le medie sono mostrate in Tabella 4.
Tabella 4. Auto-attribuzioni relativamente ai due gruppi sulle tre dimensioni.
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Target |
Agency Emozioni primarie |
Emozioni secondarie |
Settentrionali |
6.12 a |
6.05 a |
5.97 c |
Meridionali |
4.00 b* |
5.93 a |
5.35 d |
Nota: Lettere diverse, in colonna o in riga, indicano che le rispettive medie sono significativamente diverse, p ? .03. * Tale punteggio non si discosta significativamente dal punto di neutralità; negli altri casi la differenza è significativa, p < .001.
Relativamente alle auto-attribuzioni, quindi ciò che il partecipante pensa che sia la percezione dell’intero ingroup, si replica ciò che è stato trovato considerando le valutazioni dirette di ingroup e outgroup (Tabella 2). Infatti, come mostra la Tabella 4, i partecipanti credono che i Settentrionali si attribuiscono più agency rispetto ai Meridionali e che l’ingroup settentrionale, come il partecipante stesso, infraumanizzi l’outgroup meridionale. Infatti, le emozioni primarie non vengono attribuite in maniera diversa ai due target, ma le emozioni secondarie vengono attribuite di più al target settentrionale rispetto a quello meridionale. Quest’ultimo risultato rappresenta un’amplificazione di quelle che sono le percezioni dell’individuo, cioè una proiezione sull’ingroup di quello che l’individuo pensa.
Riassumendo i risultati possiamo dire che: i partecipanti settentrionali:
- infraumanizzano i Meridionali (Tabella 2);
- ritengono che l’outgroup meridionale attribuisca ai Settentrionali minor experience, e che comunque si percepisca più in termini di emozioni non unicamente umane rispetto a quelle unicamente umane (Tabella 3);
- infine, ritengono che le proprie percezioni dei due gruppi target siano anche quelle dell’intero ingroup settentrionale.
© La relazione tra amicizie dirette ed estese e attribuzioni di mente: Uno studio sul rapporto tra Meridionali e Settentrionali in Italia – Elisa Ragusa