Stile repressore e benessere – Introduzione

INTRODUZIONE

Questa ricerca ha come obiettivo un’indagine conoscitiva sull’effetto dello stile repressore sul benessere psicologico e soggettivo e sulla qualità di vita. Le persone con stile repressore minimizzano il loro stato di ansia e i pensieri negativi, così da apparire più desiderabili socialmente.

Proprio per questo, risulta interessante esplorare se, effettivamente, chi adotta questa tipologia di risposta offre un’immagine di sé più positiva rispetto ad altri, sottolineando un benessere maggiore in generale ed un minor disagio psicologico.

Nella prima parte della ricerca affronterò i temi di natura teorica, prendendo in considerazione le principali teorie psicologiche ad essi connessi; nel primo capitolo tratterò il concetto di “benessere soggettivo”, la sua struttura e le diverse condizioni suscettibili di mantenerlo e/o cambiarlo, e successivamente considererò il benessere psicologico e sociale.

Per i primi due, approfondirò i metodi per misurare gli aspetti salienti che li compongono.

Nel secondo capitolo approfondirò il concetto di “stile repressore”, le sue implicazioni nella definizione di se stessi, le conseguenze che apporta in termini sia negativi sia positivi sulla salute fisica e psicologica, ed infine i più importanti strumenti di misura.

Nella seconda parte riporterò i dati della ricerca sperimentale effettuata; descriverò le procedure utilizzate, che comprendono la scelta del campione, la batteria di test utilizzati, i contatti con l’Ospedale e il tipo di test statistico scelto per testare le ipotesi.

Descriverò, poi, le analisi statistiche effettuate e i risultati; alla luce di questi arriverò ad una conclusione in rapporto alla letteratura di riferimento.

© Stile repressore e benessere – Margherita Monti