PNL: For Mother Earth
In questo capitolo descriverò il progetto portato avanti da Carmela Lo Presti e Barbara Quadernucci, professioniste impegnate nell’ambito della formazione infantile e della PNL / Programmazione Neurolinguistica da molti anni, che realizzano: corsi di formazione e aggiornamento professionale per insegnanti, educatori, genitori; percorsi didattici per le scuole, corsi per famiglie, adulti, adolescenti e bambini.
Ho avuto l’immenso piacere di intervistare Carmela Lo Presti e ho trovato in lei una donna che ha dedicato tutta la sua vita alla scuola, per vent’anni come professoressa di lettere nelle scuole medie e superiori ed ora come allenatrice e consulente esterna. Avendo conseguito il Diploma di practioner e di Master Practitioner in PNL e formandosi con Stefania Guerra Lisi, ideatrice della Metodologia della globalità dei linguaggi, ha deciso di integrare questi due metodi, mettendo a punto delle Tecniche per lo sviluppo dell’ intelligenza emotiva.
Nelle scuole di ogni ordine e grado, ha portato e porta una nuova metodologia educativa e progetti innovativi, come risultato della sua personale ricerca nel settore dello sviluppo dell’ intelligenza emotiva, dell’educazione alle emozioni e dell’educazione ambientale, riscuotendo consensi dagli utenti e dagli addetti ai lavori (dirigenti scolatici, insegnanti, genitori).
Lo Presti ha ideato e strutturato il Progetto FOR MOTHER EARTH®, che sta portando avanti insieme alla sua collaboratrice, educatori e Istituzioni, con l’obiettivo primario di sviluppare le risorse umane di adulti e bambini.
Sviluppare cioè quel grande patrimonio di capacità e di intelligenze racchiuso in ogni essere umano, che ha bisogno di terreno (ambiente umano socio-culturale) e di concime (stimoli appropriati) per venire alla luce e diventare ricchezza disponibile per la collettività anche in funzione della salvaguardia del Pianeta.
Quando un bambino (e poi un adulto) non riesce ad esprimere e a sviluppare pienamente le sue potenzialità, la collettività tutta si impoverisce dell’unicità che egli rappresenta: ha perduto quelle risorse che non sono riuscite a fiorire, a diventare idee, azioni, relazioni, emozioni, espressioni creative e costruttive.
Lo sviluppo di queste capacità e di queste intelligenze avviene attraverso un processo lungo, che non si esaurisce nell’arco di un anno. E’ indispensabile, quindi, che esso proceda negli anni della scolarizzazione e fino alle scuole superiori, se consideriamo l’ambito scolastico; se invece consideriamo la vita dell’essere umano, lo sviluppo di queste capacità continua negli anni della maturità e della vecchiaia e contribuisce alla formazione di quella che siamo soliti chiamare saggezza, in quanto si tratta di un processo che riguarda l’essere umano in tutte le diverse fasi del suo sviluppo psichico.
E’ questo il motivo per cui FOR MOTHER EARTH si configura come Progetto pluriennale, sia a livello formativo scolastico e professionale, sia a livello della crescita personale. Come non è pensabile e non si pretende che un bambino impari a leggere correttamente e speditamente e a comprendere pienamente il senso di tutto ciò che legge in un solo anno, così non e’ pensabile, e non si può pretendere, che un bambino diventi emotivamente competente attraverso una sola esperienza educativa in tale direzione. Come l’apprendimento della lettura è un processo, analogamente è un processo acquisire la capacità di leggere e comprendere le proprie emozioni e quelle degli altri, che richiede allenamento continuo finché non diventa un’abilità automatica.
E’ un processo che ha inizio con la nascita e dovrebbe entrare a far parte dei programmi scolastici, come percorso educativo trasversale, come base comune ad ogni disciplina, a partire dal nido e almeno fino al completamento della scuola dell’obbligo, dalla nascita alla prima adolescenza. Oggi questo è solo un augurio e un sogno, ma sarà certamente la realtà della scuola del nostro futuro. Attendere che questo desiderio diventi realtà, però, non basta. E’ necessario operare da subito, dentro e fuori della scuola, affinché maestri, insegnanti e genitori avviino consapevolmente un cambiamento nel sistema educativo italiano, partendo dalla realtà locale nella quale sono presenti, in modo che col tempo ciò che oggi avviene sporadicamente e in qualche isola felice, sia diffuso ad ogni livello della scuola e in modo sistematico e professionale.
L’analfabetismo emotivo è diffuso, infatti, nei bambini, nei ragazzi e nei giovani che studiano, a prescindere dal loro quoziente di intelligenza, nei giovani che lavorano e negli adulti, a prescindere dalla professione esercitata e dal livello culturale. D’altro canto, l’alfabetizzazione emotiva non è ancora un obiettivo della nostra società, come prova il fatto che nessuna campagna è stata ancora promossa con questa intenzione, diversamente da quanto invece viene realizzato per vincere l’analfabetismo tout court. Ma se non sono ancora maturi i tempi per una campagna sociale di massa che possa alfabetizzare emotivamente, sono ormai maturi i tempi :
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- perché questo processo si avvii, da subito e in maniera diffusa, nella realtà delle nostre scuole di ogni ordine e grado;
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- perché educatori, maestri, insegnanti e genitori comincino ad acquisire le competenze necessarie per insegnare ai bambini, fin dalla più tenera età, e agli adolescenti, a “leggere” e a “scrivere” le proprie emozioni, e a sviluppare quella abilità che predispone alla pace che è l’empatia, gettando così le basi per una umanità più sana.
Non sono necessarie, infatti, riforme o sperimentazioni fantascientifiche. Con l’avvio dell’autonomia nelle scuole, non solo tutto ciò è possibile, ma è addirittura sollecitato dal Ministero della Pubblica Istruzione.
Le Proposte Educative presentate sono il risultato di quindici anni di ricerca, sia teorica che esperienziale, con bambini dai due anni in su, con ragazzi e con giovani, con i loro insegnanti ed educatori, con genitori, con operatori sociali, con anziani. Tali proposte non hanno assolutamente la pretesa di risolvere tutti i problemi che i bambini, i ragazzi e i giovani vivono all’interno della Scuola o della famiglia. Ma ciò che propone For Mother Earth è, però, un contributo e uno strumento efficace per prevenire i disagi e i problemi che nascono:
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- dalla sfiducia in se stessi,
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- dalla mancanza di autostima,
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- dal mancato sviluppo della capacità creativa che costituisce “ una marcia in più nel trovare strade alternative ed efficaci per risolvere i problemi”.
Un contributo importante capace di facilitare il ristabilimento dell’equilibrio, laddove esistano già problemi che affondano le loro radici nella scarsa conoscenza di sé e degli altri.