La parola Instagram deriva da “instant camera” e “telegram”, due concetti strettamente legati all’immediatezza. L’applicazione è anche un omaggio alle vecchie Instamatic e Polaroid, macchine fotografiche che producevano immagini quadrate. Direi più alla Polaroid, che non usava un rullino, ma stampava la fotografia in pochi minuti.
Instagram è una piattaforma social e un canale di comunicazione per creare contenuti, è content marketing visuale, semplice e diretto e, forse proprio per queste sue caratteristiche, più funzionale di altri. Nasce come applicazione gratuita, che permette agli utenti di scattare foto, applicando filtri e condividerle nei vari social e viene messa a disposizione di Itunes Store nel 2010.
Instagram non ha le stesse caratteristiche di Twitter, Facebook e Google Plus, non possiamo condividere le foto altrui, ma tutti gli scatti che pubblichiamo restano nel nostro profilo. Al massimo possiamo condividerli automaticamente su Twitter, Facebook, Tumblr, Flickr e Foursquare, ma nessuno può ripubblicare una nostra foto.
Non esistono messaggi diretti, ma possiamo taggare persone, menzionarle, inserire hashtag come negli altri social media.
Dal momento che non possiamo usufruire della ricondivisione dei contenuti, per farci notare usiamo gli hashtag, che ci permettono di essere rintracciati dagli altri utenti. A ogni foto dobbiamo associare un certo numero di hashtag che la identificano, ne sono consentiti al massimo 30. Sul sito Tagstagram, un’app gratuita, possiamo trovare un elenco ben fornito di hashtag, suddivisi in 20 categorie, dalla natura alla moda, dallo sport ai viaggi, ecc. Instagram consiglia di essere specifici e rilevanti usando gli hashtag: in questo modo possiamo rendere più contestuale l’immagine e essere sicuri che arriverà al pubblico giusto. Usando, inoltre, tag troppo generici, come #me (oltre 245 milioni di foto), #life (oltre 73 milioni), #follow (oltre 210 milioni), la nostra foto sarà persa in mezzo alle altre e quasi impossibile da trovare.
Abbiamo 150 caratteri per far capire chi siamo e cosa facciamo e nel profilo possiamo inserire il link al nostro sito o blog. Instagram è un’applicazione per cellulare, quindi il sito che inseriamo sarà visto da mobile: se vogliamo essere su Instagram al meglio, l’intera nostra comunicazione deve essere studiata per un pubblico mobile.
La conversazione che nasce da questa condivisione è molto significativa: a ogni contenuto video o foto è abbinata la possibilità di dialogare attraverso i commenti.
Instagram, acquisito da Facebook nell’aprile 2012, è un social network in forte crescita, ma è anche un area sperimentale per Facebook: per provare nuove forme di conversazione, di promozione del contenuto e nuove funzionalità.
© Il personal Branding – Marika Fantato