La PNL nella psicoterapia
La PNL nella psicoterapia
Tratto da Scuola di Formazione in Psicologia
In che modo la PNL (Programmazione Neuro Linguistica) può essere utili nella psicoterapia?
“La psicoterapia è una pratica terapeutica della psicologia clinica e della psichiatria, ad opera di uno psicoterapeuta (psicologo o medico, adeguatamente specializzato), che si occupa della cura di disturbi psicopatologici di natura ed entità diversa, che vanno dal modesto disadattamento o disagio personale fino alla sintomatologia grave, e che possono manifestarsi in sintomi nevrotici oppure psicotici tali da nuocere al benessere di una persona fino ad ostacolarne lo sviluppo, causando fattiva disabilità nella vita dell’individuo” (Wikipedia).
“Si definisce psicoterapia un sistema di cura pianificato che, nel trattamento di malattie di origine essenzialmente psichica, si basi sull’utilizzo di mezzi psicologici attraverso la relazione terapeutica, con il fine di ottenere la riduzione dei sintomi oppure la modificazione della struttura della personalità. Le teorie di riferimento rispetto alla salute mentale sono numerose quanto le metodologie tecniche nelle loro varie applicazioni” (Treccani).
Concordo con le due descrizioni date sopra, aggiungerei che la psicoterapia non è solo una pratica utile alla riduzione dei sintomi e che si occupa della cura dei disturbi psicopatologici, ma può essere utile al miglioramento ed al rinforzo di comportamenti e caratteristiche personali, partendo quindi non necessariamente da una condizione di sofferenza o di disagio.
Ma veniamo al punto: in che modo può la PNL essere utile alla psicoterapia?
Innanzitutto bisogna precisare che la PNL non è “psicoterapia”, quindi non rientra nei modelli psicoterapici come l’analisi transazionale, la gestalt, la cognitivo comportamentale, ecc.
Personalmente ritengo che utilizzata insieme ad altre tecniche, quindi come “strumento in più” possa portare a ottimi risultati.
Ecco alcune descrizioni sommarie e tutt’altro che esaustive, ma puramente indicative per fornire un’idea di come stanno le cose.
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- Può essere utile nel creare la “relazione terapeutica”, instaurando così quel “clima” che favorisce il cambiamento
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- Può aiutare ad individuare quali sono gli eventi attivanti (vedi Albert Ellis) ovvero che cosa fa scattare il comportamento disfunzionale, aumentando così la consapevolezza e fornire tecniche per modificare la risposta a tali eventi
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- Può aiutare ad individuare la nostra visione del mondo e fornirci gli elementi per cambiare il modo di rappresentarsi la realtà modificando in tal modo comportamenti disfunzionali
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- Può aiutare ad individuare i sistemi di credenze/convinzioni (convinzioni, pregiudizi, pensieri, percezioni, interpretazioni, norme, regole, valori…) disfunzionali e fornire strumenti per modificarli
Per ulteriori esempi e approfondimenti consiglio di cercare nella letteratura esistente sul tema.
Nei prossimi articoli parlerò di altri campi nei quali la PNL può trovare applicazione.
© La PNL nella psicoterapia – Andrea Castello