Il questionario LIPT Ege
Il questionario“LIPT Ege”
Fare richiesta di aiuto allo sportello antimobbing della CGIL di Venezia Mestre dà la possibilità alla persona vittima di mobbing di essere seguita per tutto l’iter che porta ad una risoluzione del problema presentatosi in sede lavorativa.
Una volta che la persona ha affrontato un colloquio preliminare con De Felice dove la persona si racconta, diventa necessario poter quantificare e riconoscere il tipo di mobbing che la persona sta subendo. Lo strumento utilizzato dallo psicologo dello sportello antimobbing è una versione aggiornata da Ege per il contesto italiano del LIPT di Leymann.
Il primo LIPT (Leymann Inventory of Psychological Terrorism) è un questionario anonimo messo da punto da Heinz Leymann all’inizio degli anni ’90 ed è attualmente lo strumento più usato in Europa per la rilevazione del mobbing.
Contiene una lista di azioni ostili, suddivise in cinque categorie (Attacchi ai contatti umani, Isolamento sistematico, Cambiamenti di mansioni, Attacchi alla reputazione, Violenza e minacce di violenza), che il lavoratore è tenuto a segnalare, oltre alle indicazioni relative alla frequenza e alla durata del trattamento negativo e alle conseguenze psicofisiche patite.
Nel 1995 Ege ha elaborato la versione italiana del questionario, denominata “LIPT modificato” , che contiene importanti aggiunte e adattamenti alla realtà italiana.
Essendo anonimo e di facile lettura, il “LIPT modificato” è funzionale alla rilevazione del livello di conflittualità nei contesti organizzativi; con questo strumento sono infatti stati condotti vari studi, tra cui la prima ricerca italiana sul mobbing (Ege, 1996).
La valutazione preventiva del proprio caso, di cui ogni socio PRIMA può usufruire nel corso del primo colloquio orientativo gratuito, si basa in effetti sulla somministrazione di una versione di questo test.
“Il lavoro che (non) fa per te”. Il disagio nelle relazioni lavorative: un’indagine psicosociale sul territorio di Venezia – © Maurizio Casanova