Il mobbing – Introduzione

IL MOBBING

 

(articoli estratti dalla tesi Negative Acts Questionnaire: uno strumento di rilevazione del mobbing, discussa nella II sessione di laurea 2008, presentata da Marco Benedetti, relatore Prof.ssa Dina Guglielmi).

 

ARTICOLO 1 – INTRODUZIONE

In generale, quando si parla di mobbing, ci si riferisce a quel particolare fenomeno che si manifesta nei contesti lavorativi con l’esposizione a insulti od osservazioni offensive, criticismo persistente, abusi fisici o privati (nonostante la violenza fisica tenda ad essere piuttosto rara) (Salin, 2003), che causa alla vittima umiliazione, offesa e di stress e può interferire con la prestazione lavorativa e/o portare ad uno spiacevole ambiente di lavoro (Einarsen, Hoel, Zapf e Cooper, 2003).

 

La prima criticità che emerge dalla letteratura sullo studio del mobbing riguarda la mancanza di una sua definizione specifica e condivisa; non esistendo ancora, nasce la difficoltà a livello metodologico nella realizzazione di strumenti di misura in grado di identificare e quantificare gli innumerevoli aspetti del fenomeno (Argentero, Zanaletti e Bonfiglio, 2004).

 

Nell’ambito della misura si delineano due linee di ricerca principali: quella soggettiva, che richiede l’opinione dei soggetti nel considerarsi, o meno, vittime/ testimoni del mobbing in funzione di una definizione fornita del fenomeno; l’altro approccio, quello operazionale, si propone di rilevare le vittime di mobbing tramite la somministrazione di un questionario, il quale fa capo a criteri specifici per l’individuazione delle vittime. Solitamente, quest’ultimo metodo riporta percentuali di mobbizzati più alte rispetto al primo.

 

Gli articoli che seguiranno affronteranno un viaggio attraverso il fenomeno mobbing, un articolato pattern di comportamenti molesti ed indesiderati posti in essere nell’ambiente di lavoro che causano sofferenza fisica, psicologica e morale nella persona vessata (Maier, 2003), dove verranno trattati sommariamente i principali aspetti al fine di inquadrarlo in un contesto contemporaneo anche alla luce dei risultati di recenti ricerche.

 

Conclusivo sarà il tema della misurazione del mobbing, dove si sottolineeranno i principali problemi e le varie questioni irrisolte che la sua rilevazione porta con sé.

Bibliografia

Argentero, P., Zanaletti, W., & Bonfiglio, N. S. (2004). Analisi critica dei principali questionari per la valutazione del mobbing. Risorsa Uomo, 10(2-3), 195-216.

Einarsen, S., Hoel, H., Zapf, D., & Cooper, C. L. (Eds.) (2003). Bullying and Emotional Abuse in the Workplace: International perspectives in research and practice. London: Taylor & Francis.

Maier, E. (2003). Il mobbing come fenomeno psicosociale. In Depolo, M. (a cura di). Mobbing: quando la prevenzione è intervento: Aspetti giuridici e psicosociali del fenomeno. Milano: Franco Angeli.

Salin, D. (2003). Ways of explaining workplace bullying: a review of enabling, motivating and precipitating structures and processes in the work environment. Human Relation, 56(10), 1213-1232.

 

 

Il Mobbing – © Marco Benedetti