I prodotti alimentari biologici contro i prodotti alimentari convenzionali
I prodotti alimentari biologici contro i prodotti alimentari convenzionali
Uno studio molto interessante dell’inglese Soil Association ha messo in evidenza aspetti riguardanti le differenze tra i cibi coltivati secondo gli standard dell’agricoltura biologica e quelli coltivati in maniera convenzionale; in particolare lo studio ha esaminato quattro aree:
- food safety (sicurezza alimentare): in che misura i cibi biologici e non biologici contengono componenti indesiderati e potenzialmente dannosi per la salute (prodotti chimici, agenti patogeni, etc.);
- primary nurients (nutrienti primari): quale contributo i cibi biologici e non biologici danno in termini di vitamine e minerali essenziali al fine di mantenere una buona salute;
- secondary nutrients (elementi nutritivi secondari): possono le pratiche agricole influenzare la concentrazione di elementi secondari nella pianta (antiossidanti) e quindi le proprietà salutari che il cibo porta;
- observed health effects (effetti osservati sulla salute): la capacità di un alimento di sostenere la salute, la crescita e la riproduzione.
Lo studio, riguardante la sicurezza alimentare, evidenzia che anche se prove certe di collegamenti tra pesticidi e malattie sono tutt’ora oggetto di ricerca, è evidente che un’esposizione prolungata a pesticidi e fertilizzanti può avere effetti sulla salute umana; mangiare cibo biologico riduce al minimo l’esposizione a residui di pesticidi. Non ci sono prove che sostengono l’idea che le colture biologiche, a causa del divieto di utilizzo di pesticidi, siano più esposti agli attacchi di funghi e quindi da aflatossine. Riguardo agli OGM (organismi geneticamente modificati), si evidenzia come la generale preoccupazione riguardo ad essi persista tra scienziati e studiosi.
Sempre lo stesso studio mette in evidenza come l’uso di ruotine di antibiotici in zootecnia non biologica, per prevenire malattie negli animali o come promotori di crescita, sta aumentando il rischio nella specie umana di resistenza batterica. Mentre più di 500 tipi di additivi (coloranti, conservanti, aromi, etc.) sono consentiti nei prodotti non biologici, in quelli biologici sono solo 30; inoltre ingredienti come i grassi idrogenati, che fanno aumentare il rischio di malattie cardiache, sono proibiti in agricoltura biologica. Il contenuto di nitrato potenzialmente tossico è minore in prodotti coltivati in agricoltura biologica; è interessante anche notare come la vitamina C, che aiuta ad inibire l’effetto dannoso dei nitrati, è minore negli alimenti convenzionali rispetto a quelli biologici.
Sui nutrienti primari, la letteratura presenta molte ricerche condotte però con metodi e risultati abbastanza insoddisfacenti per definire i cibi biologici più nutrienti di quelli convenzionali (solo 27 su 99 studi sono stati ritenuti validi per spiegare tale differenza); in generale le prove scientifiche valide hanno dimostrato una chiara tendenza verso il fatto che frutta e verdura biologica abbiano livelli più elevati di componenti desiderabili come fibra, minerali essenziali e vitamina C rispetto alla frutta e verdura non biologica.
A causa delle restrizioni sull’uso di pesticidi e fungicidi, gli agricoltori sono più propensi a selezionare prodotti alimentati biologici, con maggiore resistenza a parassiti e malattie e che presentano livelli più elevati di elementi nutritivi secondari (fitonutrienti).
Ci sono segnalazioni sugli effetti positivi che gli alimenti biologici hanno sulla salute degli esseri umani che ne consumano: minor esposizione a raffreddori ed influenza, convalescenza più rapida, miglior salute in generale, minor rischio di infortuni durante lo sport, pelle chiara e più sana, miglioramento della salute dentale, etc. inoltre effetti positivi si sono visti in terapie contro il cancro), e nella qualità del seme aumentandone la concentrazione media (Soil Association, 2002).
Anche se è molto difficile illustrare le incidenze che i prodotti alimentari biologici hanno sugli essere umani, a causa di molti altri fattori intervenenti che rendono complicati lo studio e la ricerca, qui si è voluto sottolineare come l’agricoltura biologica possa portare benefici sia a noi sia alla natura che ci circonda, con prodotti migliori qualitativamente, più sani e con un gusto migliore dei prodotti convenzionali (Soil Association, 2002).