Personal Branding come oggettivazione di sé stessi in prodotto/brand

Personal Branding come oggettivazione di sé stessi in prodotto/brand?

 

Non dobbiamo pensare di metterci nei panni di un paio di scarpe o in quelli di succo di frutta, ma cercare di valorizzare i punti di forza e le unicità che abbiamo, consapevoli dell’effetto che hanno nella mente degli altri.

Un brand non è un grande marchio, ma è l’effetto e la percezione del grande marchio nella testa dei consumatori.

Viviamo in una società dell’immagine e siamo spesso disposti a rinnovare la nostra fiducia in prodotti più costosi dietro la promessa di valore che ci offre un marchio. Dobbiamo quindi sfruttare a nostro vantaggio caratteristiche e ideali che associamo alla nostra persona.

Di fatto la pratica di valutare e di etichettare una persona sulla base della prima impressione, fa parte delle abitudini di comportamento che  da sempre abbiamo, insite nella nostra cultura. Ma il personal branding non deve per forza portare alla spersonalizzazione e all’oggettivazione di noi stessi: tutti hanno un proprio marchio e ogni persona viene definita dagli interlocutori. Basti pensare ai soprannomi legati a qualità e caratteristiche personali. L’importante è riuscire a delineare il nostro brand prima che lo facciano gli altri per noi.

Assieme alla qualità dei contenuti e degli scambi serve costanza, probabilmente l’elemento più difficile per mantenere il proprio brand personale.

Di fondo ci deve essere un interesse reale dietro la scelta, la quale porterà a creare la strategia di promozione del brand: un blog, un account su LinkedIn o su altri social network, un profilo su Twitter, che può essere funzionale al nostro marchio.

La semplice presenza non è sufficiente a conquistare visibilità online: occorre partecipare in maniera attiva, portando valore alla Rete attraverso contenuti e commenti, cercando il dialogo con altre persone interessate e dalle quali spesso può nascere uno scambio costruttivo. Non si tratta di fare promozione in maniera tradizionale, ma di entrare in relazione e cercare un modo per aiutare realmente gli altri.

Se l’immagine personale è la somma dei tratti fisici, del corpo e dell’abbigliamento, il personal branding è la somma degli elementi interiori e intangibili, ed è per questo che se un personal brand è fatto in maniera coerente e costruttiva a livello professionale non cade nell’oggettivazione dell’individuo.

 

 

© Il personal Branding – Marika Fantato