Cosa non è il Personal Branding
Cosa non è il Personal Branding
Dopo aver definito cos’è il fenomeno del personal branding, è bene chiarire gli errori più comuni nella definizione di tale fenomeno.
Luigi Centenaro[1] ha individuato 4 miti sul personal branding che vale la pena sfatare.
1.Il personal branding è quello che diciamo noi di noi stessi.
Le persone tendono a fidarsi molto di più delle esperienze e dei racconti dei clienti precedenti che delle dichiarazioni autopromozionali. In generale, le opinioni spontanee sono molto più efficaci di qualsiasi cosa possiamo affermare sui nostri servizi o prodotti. Il personal branding non è uno status che possiamo chiedere, ma ci viene conferito dagli altri sulla base della nostra comunicazione.
2.Fare personal branding significa dare un’immagine esagerata o falsa di sé.
I consumatori moderni non si fanno abbindolare, in Rete infatti è difficile promettere senza mantenere: basta farsi un giro sul web per scovare casi di persone o aziende che hanno ingannato gli utenti rovinandosi così la reputazione.
3.Il personal branding è una questione di ego.
Il termine ego è riconducibile ad un individuo arrogante, scorretto e pieno di sé. In verità tutti abbiamo un ego, ma un buon personal brand lo mette da parte concentrandosi soltanto sullo sviluppo della sua reputazione nel medio e lungo termine: il valore più importante che abbiamo, quello per cui la gente ci conosce ancora prima di stringerci la mano. Nessuno metterebbe in discussione l’importanza della reputazione, ma in qualche modo, per qualcuno, il concetto di personal brand è slegato da esso.
4.Il personal branding è solo per le star.
Le star tengono in considerazione il loro brand più di ogni altra cosa: si differenziano, si rendono visibili e curano nei dettagli la loro comunicazione. Oggi, con internet, le celebrità sono sempre più disponibili ad aprirsi e a rendersi fruibili dai loro fan, guadagnando nuove occasioni per la loro carriera e visibilità. Ma allo stesso tempo, tutti hanno potenzialmente l’opportunità di diventare delle micro-celebrità, aggregando intorno a loro un pubblico che, anche se minimo, può offrire grandi opportunità.
© Il personal Branding – Marika Fantato
[1] Centenaro L., Sorchiotti T., Personal Branding. Promuovere se stessi online per creare nuove opportunità, Hoepli, 2013 pp. 21-23