L’efficacia delle amicizie cross group nella riduzione del pregiudizio
L’efficacia delle amicizie cross group nella riduzione del pregiudizio
Riepiloghiamo ora vantaggi e limiti di queste due forme di amicizia cross- group, analizzando se queste possono essere usate in forma combinata per aumentarne gli effetti positivi sul pregiudizio. L’amicizia cross- group diretta ha sicuramente tre vantaggi rispetto a quella estesa: essa è infatti associata ad una varietà di conseguenze più ampia sulle relazioni intergruppi, ad un cambiamento negli atteggiamenti verso l’outgroup che risulta più forte e persistente, ed è infine meno probabile che l’atteggiamento verso l’outgroup sia influenzato da esperienze vicarie. Nello specifico, se si hanno amici dell’outgroup o si vive in contesti “integrati” dove c’è una possibilità concreta di sviluppare amicizie dirette, eventuali esperienze vicarie hanno una minore influenza sull’atteggiamento verso l’outgroup, poiché l’informazione del contatto diretto è percepita come più accurata nel formare le impressioni. Sfortunatamente, l’amicizia cross group diretta ha una limitazione fondamentale: essa presuppone che i membri dei gruppi abbiano l’opportunità di avere contatti positivi e amichevoli. Quindi, se non si vive nello stesso quartiere, non si va alla stessa scuola o nello stesso luogo di lavoro è difficile che si possano sviluppare queste amicizie. Questi tipi di contesti sono tuttora molto diffusi, ad esempio, cattolici e protestanti nord Irlandesi vivono un’altissima segregazione residenziale, scolastica e lavorativa, che li porta ad evitare i contatti intergruppi anche in assenza di conflitti manifesti (Turner et al., 2007).
Per quanto riguarda i vantaggi dell’amicizia cross-group di tipo esteso, innanzitutto essa è indipendente dall’opportunità del contatto ed è quindi molto utile in contesti dove vi è un’alta segregazione, risultando in questi contesti più efficace sugli atteggiamenti di quanto lo sia in contesti integrati. Come evidenziato da Paolini et al. (2007), mentre l’opportunità di contatto è associata ad un numero maggiore di amicizie cross-group dirette, essa non è invece collegata alle esperienze di amicizie cross-group estese. Ciò suggerisce che anche membri di comunità etnicamente omogenee o segregate possono avere, tramite contatto intergruppi di tipo vicario, miglioramenti nell’atteggiamento verso diversi outgroup. Inoltre, essa può essere applicata su larga scala, in quanto una singola amicizia tra un membro dell’ingroup ed uno dell’outgroup può influenzare gli atteggiamenti di molti altri individui dell’ingroup (Wright et al., 1997). Infine, non essendo necessario un contatto intergruppi diretto che coinvolga l’individuo, è molto più facile poterla applicare come strategia di riduzione del pregiudizio. È stato dimostrato (Cameron et al., 2006) che in alcuni casi basta raccontare delle storie su amicizie intergruppi (contatto immaginario) per raggiungere dei risultati; questo tipo di contatto risulta meno costoso e di rapida applicazione.
Il fatto che entrambe le amicizie cross-group abbiano vantaggi e svantaggi evidenzia la loro natura complementare: combinandole insieme si può ridurre il pregiudizio nella maggioranza dei contesti intergruppi. Nello specifico, l’amicizia cross group diretta va incoraggiata in contesti intergruppi di tipo misto, ovvero dove esistono opportunità concrete di contatto, mentre quella di tipo estesa dovrebbe essere utilizzata in contesti segregati. Inoltre, invece di utilizzarle separatamente in contesti differenti, per ottenere un’efficacia maggiore esse possono essere utilizzate in combinazione, come ci mostra lo studio di Paolini et al. (2007). In questo studio, l’amicizia cross group estesa può essere utilizzata per preparare le persone a future amicizie cross group di tipo diretto. Infatti non è facile stabilire amicizie cross-group dirette neanche in contesti integrati, in quanto vi è comunque la tendenza a formare amicizie con persone simili in termini di età, genere e razza. Inoltre, quando due gruppi hanno poche esperienze di contatto, l’ansia intergruppi può avere notevole rilevanza sia su come si realizzi il contatto sia sul modo in cui viene vissuto. L’amicizia cross group estesa, che consiste nell’osservare un comportamento positivo di un proprio simile, riduce paure ed inibizioni aumentando l’autoefficacia nell’intraprendere gli stessi comportamenti. In conclusione, l’amicizia cross group estesa può aumentare la probabilità che l’amicizia cross group diretta si sviluppi spontaneamente. Infine, l’amicizia cross group estesa, può anche portare ad un miglioramento negli atteggiamenti intergruppi ancor prima che il contatto diretto avvenga: se gli atteggiamenti sono già in qualche modo positivi, l’interazione può risultare più semplice, aver maggior successo e condurre ad un ulteriore miglioramento negli atteggiamenti verso l’altro gruppo (un po’ come avviene nella desensibilizzazione sistematica delle fobie).